giovedì 31 dicembre 2009

2009 - '10

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UN PENSIERO DA UNA TERRA DI MISSIONE DOVE MOLTI VOLONTARI DANNO ANCORA LA VITA PER RIPRISTINARE LA NORMALITA' NEL GIRO DI 30 ANNI.....RENDO VOSTRO QUESTO MESSAGGIO D'AUGURI CHE PORTA SCRITTA UNA FRASE SCELTA NON A CASO E MOLTO SIGNIFICATIVA.





ECCO GLI AUGURI FATTI DA UN BAMBINO DI VILLA SANT'ANGELO, L'AQUILA, PORTANO QUESTA SCRITTA:


"QUANDO HO PIANTATO IL MIO DOLORE NEL CAMPO DELLA PAZIENZA, MI HA DATO IL FRUTTO DELLA FELICITA' "

venerdì 25 dicembre 2009

NATALE, 3 MINUTI DI GIOIA E......RINASCE IL BAMBINO!!!!

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Molta gente oggi come oggi, trova nell'immagine di "un bambino" deposto in un presepe la notte di Natale il "paravento" per coprire un' esplosione di consumismo, che (a parer mio) seda o vorrebbe sedare una generale tristezza mascherata in mille modi. Ma nel bambino: il piccolo, lo spontaneo, il gioioso, il semplice, il vero, il fragile, l'amabile, l'innocente, l'ingenuo, il vulnerabile......
CHI CI CREDE PIU'????        CHI SI RICORDA D'AVERLO DENTRO CHE PULSA, SCALPITA E GRIDA...TALVOLTA PIANGE NONOSTANTE IL "SOFFOCO" DI TANTI PAGLIATVI VISSUTI IN SOSTITUZIONE DI QUELLA CHE HO SPERIMENTATO GIA' DIVERSE VOLTE ESSERE LA VERA GIOIA????


....Volevo semplicemente dirvi che l'altra mattina,fuori dalla clinica dove mi reco puntualmente per continuare a curarmi, c'era una lastra di ghiaccio bellissima...erano le ore 8.05 del mattino, avevo finito la radioterapia e l'ospedale iniziava ad affollarsi....dal momento che negli ultimi mesi, a causa dlla chemioterapia, uscivo da lì sempre stravolta, con la nausea e senza la forza di camminare e di parlare, ho voluto rifarmi: come un bambino, sono volata su quella lastra ed ho cominciato a pattinare con una gioia immensa...non immaginavo di essere così felice....3 minuti di gioia fuori dall'ospedale!!!!!!!


AUGURI DI CUORE A TUTTI VOI.......................
L'AUGURIO PIU' BELLO PENSO SIA QUELLO DI FAR RINASCERE OGNI GIORNO IL BAMBINO CHE E' IN NOI!!!

sabato 19 dicembre 2009

Hey TEACHER!!!!...... leave them kids alone

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Ora Vi racconto di quella maestra antipatica di matematica che non sopporta mio figlio...a lui matematica non piace, però ce la mettiamo tutta....bene questa maestra con cui mio marito ha già parlato perchè in passato c'erano già stati problemi di umiliazione ne ha combinata una proprio bella, che mi ha lasciato senza parole, soprattutto perchè siamo anche in periodo natalizio e quindi l'ho vissuta ancora di più.....
i bambini in questa settimana hanno fatto la verifica di MATEMATICA e Riccardo ha preso 6 1/2 ; nella precedente verifica aveva preso 5, quindi a mio avviso è migliorato, vero????
Bene la cara signora maestra, oggi ha voluto premiare con una matita tutta colorata i bambini che erano migliorati in materia.....a Riccardo ha detto: "A te no, perchè non sei migliorato" e così ad altri due bambini.....
a me della matita non importa nulla, è la continua umiliazione soprattutto di fronte ai suoi compagni che mi fa stare tanto male....ma come può una maestra comportarsi in tale modo? Poi oggi, che hanno festeggiato in maniera dolcissima l'arrivo del natale, tutti insieme...certo lascio perdere....ma non è giusto.


oggi ho peccato di gola, sarà stato forse per il nervoso che la sig.ra maestra mi ha creato!!!!!
vi abbraccio forte forte, sempre uniti
Silvia

lunedì 7 dicembre 2009

MASCHERE

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Dopo aver assistito ad una rappresentazione teatrale organizzata da cari amici di una comunità di recupero nella quale   alcune ed alcuni dei loro giovani, davano luogo ad un balletto riguardante le "MASCHERE" che nella vita capita d'indossare, ho avuto modo di riflettere su varie cose... collegando in particolare un episodio reale ed una storia che hanno qualcosa in comune:

…Nella realtà: ero di ritorno dal centro e mentre passeggio per la strada, mi fermo all'udire di una melodia conosciuta e riprodotta con una certa abilità: seduto sul marciapiede c’è JIMMY,  giovane nord europeo dai jeans sgualciti e la chitarra un po' scassata, con a terra un cappello per raccogliere le elemosine grazie alle quali in qualche modo tira avanti.
Il suo dialogare INCANTA PER LA SEMPLICITÀ, LA MITEZZA E LA TRASPARENZA CHE OFFRE 

……sarà che aver sofferto qualcosa nella vita dona un certo spirito "d'intesa" con chi, pur se inaltre  situazioni attraversa disagi di un certo peso....
Lungo il CORSO della città invece, costeggiato dal marciapiede sul fondo del quale è seduto il chitarrista mio interlocutore, sfrecciano giovani studentesse e studenti firmati dalla testa ai piedi, dottori “lucidi” con borse di pelle da 1 occhio della testa, impiegati frenetici probabilmente in preda al contenuto delle cartellette che portano sotto braccio, al caffè e a un po’ di nicotina, inoltre manager che seminano scie di profumo da stendere un elefante: 
TUTTI RIGOROSAMENTE CON LO SGUARDO CUPO E FISSO NEL VUOTO, le quali ed i quali, aumentano curiosamente di velocità davanti al giovane artista di strada, mostrando una certa abilità nell'aggirare L'OSTACOLO….


Ora nel ripensare a questa scena mi viene in mente una storiella contestualizzata nel medioevo che ha come protagonisti un giullare ed un ladro

Essi appartengono a due tra le più declassate categorie sociali secondo la cultura dell'epoca. 
Tutto avviene sotto una torre di guardia, dove i due originalissimi SOGGETTI si fermano a commentare quanto avviene davanti a loro: tra principi, signori e popolani d'ogni tipo.
Mi piace pensare che entrambi, come del resto sono di solito raffigurati in ogni racconto ambientato in quel tempo, portassero una maschera sul volto! 
Una maschera che, come si suol dire, fa di necessità virtù: l'uno per poter divertire e procurarsi quindi da mangiare mettendosi di continuo in ridicolo, l'altro per non essere riconosciuto e messo alla forca....le loro maschere sono dunque reali in tutta la loro materialità. 
I due però confidandosi dubbi e perplessità si accorgono di come per scomoda e sbandata che possa mai esser la loro vita in mezzo a molta gente d'ogni ceto sociale, rimane paradossalmente la più autentica.  Con tutta la sua semplicità, scomodità, pericolosità e latitanza l'esistenza dei due "reietti" a differenza di quella dei personaggi che li circondano, risulta possedere un forte tratto di verità che conserva il valore delle cose essenziali......insomma pare proprio che le maschere peggiori e devastanti pur se invisibili, le indossino gli altri.... 
Esse rendono chi le "indossa" gente finta e superficiale, trasformando la vita da qualcosa che ha un immenso valore ad un semplice gioco nel quale si può perdere il contatto con la realtà, la sua importanza, il suo gusto....ed evitandola se scomoda!


...Interessante come  gli unici a capirlo alla fine siano i "reietti" della società, gli esclusi, gli emarginati, gli etichettati, resi diversi unicamente da  distorte opinioni di massa....e spesso da esse spinti, incoraggiati e giustificati sulla via della devianza





Questa storia, a differenza della scena reale che ho vissuta con Jimmy, non è mia, ma l'ho rubata a Bob Dylan il quale la racconta in un suo famoso pezzo "All long the watchtower" di cui propongo il testo tradotto ed una bellissima e ritmatissima cover.....


.....Ahhh, a proposito anche l'AMORE a volte porta una MASCHERA che fa di NECESSITA' VIRTU':
QUELLA DINON FAR MAI CAPIRE AGLI ALTRI QUANTO SOFFRE"

Lungo tutta la torre di guardia

"Deve esserci una via d'uscita da qui"
disse il buffone al ladro.....
"c'è troppa confusione qui
non riesco ad avere sollievo
uomini d'affari bevono il mio vino,
contadini scavano la mia terra,
nessuno di loro conosce lungo la linea,
quanto vale tutto ciò"
"Non c'è ragione di agitarsi"
.....Il ladro gentilmente rispose
"Ce ne sono tanti qui fra noi che pensano che la vita non sia altro che un gioco
ma tu ed io, ci siamo già passati
e quello non è il nostro destino
così non parliamoci falsamente adesso
perché l'ora si sta facendo tarda"
lungo tutta la torre di guardia
i prìncipi mantenevano l'opinione
mentre i cavalieri andavano e venivano
anche i servi scalzi.....
Ora fermo un attimo il testo di Dylan, penso al CUORE di Jimmy e..... ci canto su il ritornello…..

Tutto ciò che posseggo è una chitarra rossa
tre accordi

e la VERITA'!!!!

martedì 1 dicembre 2009

SENZA PAROLE

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domenica 22 novembre 2009

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Un libro di cui vale la pena parlare è "speak": colpisce ed affascina, tutto narrato in prima persona da Melinda, la giovane protagonista dell’intero racconto. L’autrice Laurie H. Anderson è molto realistica nel calarsi nei panni della giovane narratrice e trasmettere con semplice chiarezza ai lettori quanto avviene nell’interiorità di una ragazza adolescente che subisce lo stupro. Il dramma di Melinda ha inizio ad una festa tra studenti a casa di alcuni amici, lei si apparta con un amico per quello che sembra essere un semplice flirt tra ragazzi, senza sapere ancora quel che la attende…..il ragazzo all’improvviso si rivela nei suoi intenti pretendendo di fare sesso senza il suo consenso e ignorando le sue resistenze la stupra. Nell’immediato, terrorizzata, in preda al panico e stordita chiama la polizia senza cedere a compromessi. Qualcuno viene consegnato alla giustizia e questo per lei significa diventare la SPIONA della scuola. Il viaggio nell’interiorità di un’adolescente stuprata, nella quale s’innesca un “pietrificante” silenzio che regolarmente la blocca in una prigione invisibile di pesanti sensi di colpa, trova grande slancio nei doni della giovane protagonista che emergono in tutto la loro forza e positività in questa lotta interiore tra bene e male. I capitoli, data l’ambientazione scolastica sono suddivisi per bimestri e ……. strada facendo Melinda incontrerà alcune figure positive mediante le quali capirà che "APRIRSI" E "NON TENERE TUTTO DENTRO E’ POSSIBILE…".

La cosa un po’ commerciale ma carina è il film allegato in lingua originale....si cavalca il tormentone della saga twilight poiché l'attrice protagonista è la stessa ed il testo originale che ha 10 anni viene lanciato da noi solo ora col film allegato, mah, booh.....in ogni caso veramente BELLO!!!!



giovedì 19 novembre 2009

UN RAGGIO DI LUCE....ANCHE PER I RIFUGIATI

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Quanto ho appreso di recente da un comunicato stampa.....


"Una delegazione di rifugiati afgani, di comitati solidali e di associazioni che impiegano il loro operato a favore dei diritti umani è stata ricevuta in Campidoglio dall’assessore alle politiche sociali del Comune di Roma. L’assessore ha manifestato piena disponibilità ad affrontare il problema in maniera organica e si è impegnata ad assicurare nell’immediato 55 posti per i profughi afgani nei centri di accoglienza cittadini per i rifugiati ed i richiedenti asilo.
Per far fronte alla situazione emergenziale, ha inoltre garantito l'accoglienza di tutti gli altri profughi afgani nei centri allestiti nell’ambito dell’emergenza freddo a partire del primo dicembre. Ha inoltre assicurato il suo impegno affinché venga attivato , nei prossimi mesi, un centro di orientamento e prima accoglienza nei pressi della stazione Ostiense che permetta di fornire una risposta più strutturale al complesso problema dell’accoglienza dei rifugiati afgani. Tale proposta era stata formulata da tempo da molte associazioni che lavorano sul tema e dallo stesso XI Municipio.

Inoltre il 12 novembre la Croce Rossa Italiana e la Sala Operativa Sociale del Comune di Roma hanno proceduto al trasferimento di 113 rifugiati afgani della Stazione Ostiense, verso il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) di Castelnuovo di Porto"




.....GRAZIE A CHI AIUTA AD ALZARE LA VOCE ANCHE LE ORECCHIE PIU' SORDE, A VOLTE, ASCOLTANO.....

giovedì 5 novembre 2009

TESTAMENTO DI MARCO

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E' morto un amico....


....quante ne hai viste, quante ne hai passate, mi hai insegnato molto in poco tempo ed ora voglio regalare a tutti il testamento scritto che mi hai lasciato:

"ANCHE SE ABBIAMO IL CUORE FERITO DOBBIAMO AVERE IL CORAGGIO DI SUPERARE NOI STESSI E SORRIDERE:
LA VITA HA DIRITTO DI ESSERE ACCOLTA BENE SEMPRE"



....ti immagino inoltre dirmi tutto ciò che propongo nel video......

(piccolo maldestro esperimento)

domenica 1 novembre 2009

SFOLLAMENTO SENZA CRITERIO RIFUGIATI AFGANI DELLA STAZIONE OSTIENSE DI ROMA

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(foto scattata sul posto negli ultimi giorni)
Mi è giunta voce
riguardo le drammatiche condizioni d'alloggio ed igienico-sanitarie in cui vivono un buon numero di rifugiati afgani presso la stazione Ostiense di Roma.
Da anni sono li senza che nessuno mai si sia interessato di come effettuare aiuti d'accoglienza dignitosa. Molti di loro sono richiedenti asilo o hanno il permesso di soggiorno, si tratta quindi di gente che vive regolarmente nel nostro Paese e di conseguenza aventi diritto ad un'assistenza socio-sanitaria esattamente come la nostra.......invece oltre alla strada e gli aiuti umanitari delle associazioni di volontari, le quali forniscono loro il cibo e qualche coperta, vivono immersi nei rifiuti e nella totale assenza di servizi socio-assistenziali e senza l'ombra d'un servizio igienico...... alla faccia della salute.
Non bastando ciò, negli ultimi tempi LE FORZE DI PUBBLICA SICUREZZA, hanno dato inizio ad operazioni di sfollamento con mezzi meccanici, come se n'erano già viste a Roma: SENZA NE CAPO NE CODA......
Vale a dire SENZA NESSUN PROGETTO d'ACCOGLIENZA ALTERNATIVA DEGLI SFOLLATI (cosa comunque da farsi in termini provvisori, anche con chi in una situazione illegale deve ritornare al Paese d'origine).
Tutto il poco che questi poveretti possedevano è stato travolto dalle ruspe e udite udite alcuni di loro sono stati MULTATI per "SOSTARE NEI PRESSI DELLA STAZIONE FERROVIARIA E (ancor più atrocemente ridicolo) USUFRUIRE DEI SERVIZI IGIENICI DELLA STAZIONE STESSA".
PUNITI SENZA COLPA PER NON GODERE DI POSSIBILITA' D'ACCOGLIENZA PIU' CHE LEGITTIME PER LA LORO SITUAZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 24 ottobre 2009

PILLOLA ROSSA O PILLOLA BLU ???

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Riguardando MATRIX, il celebre film con Keanu Reeves, ho colto una metafora molto pesante riguardo a quella che fuori da un salone cinematografico o dopo aver raccontato una fiaba ai nostri figli reputiamo la "vita reale": quanto reale è veramente?
Ed era proprio lo spunto che mi occorreva per parlare di qualcosa che da un po' di tempo era lì......ma non mi riusciva il modo di scrivervela: sperimentando una certa sofferenza, facendo i conti con le mie "ferite" la nebbia del superfluo si è dileguata in me, offrendomi di continuo una visuale più ampia del mondo che mi circonda ed invitandomi quasi a pormi alcuni interrogativi:

- Quanto le nostre scelte sono nostre e soprattutto quanto noi siamo schiavi di un meccanismo virtuale che insinuandosi nella nostra vita si spaccia per verità ma non la è ?

- Tramite i media e le correnti di pensiero dominanti nel contesto sociale in cui viviamo, che ci bombardano di continuo, siamo pesantemente condizionati e senza rendercene conto quasi plagiati : "adesso cosa penseranno di me se faccio quella cosa pur ritenendola giusta?" oppure: "come reagirebbero le persone a me vicine sapendo questo e quest'altro di me che dai loro discorsi appare tanto imbarazzante e addirittura sbagliato, mentre io pensavo di non far nulla di male...??"

- Quanto mi determino nei valori in cui credo e nei quali insegno a credere?

- Quanto fuggo ciò che è scomodo e mi mette in crsi invitandomi ad accorgermi di chi non ce la fa ed è stimato un nulla dalla società, ad uscire dal guscio dei miei meccanismi di difesa, a migliorare le cose....dentro e fuori di me???


Dover pensare alla salute, alla famiglia, sperimentare situazioni di necessità estrema, attua nella mia vita una costante e quasi automatica "potatura" di ciò che per me non è autentico....
Spendere le forze che ho per amare, educare, non far pesare la mia situazione nei suoi risvolti più negativi sugli altri, mi aiuta a non fare scelte idiote o crearmi una "realtà virtuale" dove accomodarmi lasciandomi andare in discorsi stupidi, esterioristi, giudici e "prima-donnisti", venendo meno alle mie responsabilità umili, semplici ma fondamentali per la mia vita e per quella di chi amo.

Ogni giorno però devo fare la mia scelta....pillola rossa o pillola blu? Verità o finzione?
IO SCELGO DI RUZZOLARE CON NEO NELLA TANA DEL BIAN-CONIGLIO
per sondarne le prfondità e vivere la meraviglia dell' AMORE spesso semplice, umile, poco dispendioso e talvolta antiestetico, che si accontenta di ciò che c'è, senza inseguire di continuo ciò che non può esserci,
Buona Visione.........


sabato 17 ottobre 2009

OCTOBER

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Ottobre e gli alberi sono spogliati
Di tutta la loro veste.
Cosa mi importa?

Ottobre ed i regni sorgono
Ed i regni cadono
Ma tu vai avanti
E avanti.



giovedì 8 ottobre 2009

BEATA SEMPLICITA'......

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" oggi il mio bimbo è arrivato a casa da scuola dicendomi che un altro bambino lo derideva affermando che noi siamo dei poveracci (!) e che gli facciamo schifo.......sai la mamma di questo bimbo, ha appena acquistato una villa qui dalle nostre parti ,in un bel quartiere e probabilmente quante cose sente riportare dai suoi genitori.....che tristezza.....Io economicamente non ho grossi problemi, certo è dura..ho problemi come hanno purtroppo ormai tante famiglie; viviamo in affitto in un appartamento che mai lascerei perchè dalla finestra della camera da letto domina la statua della Madonna eretta su di un Santuario a cui sono molto devota. Mi manca lo spazio, la roba è sparsa un pò per casa....ma è una casa dove si ride, e l'amore domina incontrastato."

Lo stesso bambino, che a parer mio non ha colpa, è vittima dei discorsi materiali e inutili dei genitori....ho scoperto che deride tante famiglie, così tanto per esibirsi.....pochi giorni fa' addirittura a Riccardo ha detto che "è troppo grasso per giocare a calcio" (il che non è vero per nulla!!!!), solo perchè vuole dominare anche in quel campo......pazzia, pura follia.....
Oggi ero proprio arrabbiata, perchè Ricky non ha bisogno di queste schifezze!!!!!!
Ti abbraccio...e mercoledì 14...se riesci...ti aspetto!!!!!!!! Anche il mercoledì dopo , sempre che gli esami del sangue vadano bene!!!!!
un abbraccio, uniti...............

lunedì 5 ottobre 2009

ARGENTO ED ORO

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Mi piace molto questo video che trasmette con una certa genuinità tutta l'aggressività dei "vecchi" U2......credo che anche oggi le cose non siano poi molto cambiate riguardo alla scena descritta dal testo: "CAPITANI IN DIVISA CHE RUBANO ORO ED ARGENTO AI LEGITTIMI PROPRIETARI" magari con la speranza di mantenerli nell'ignoranza e sfruttarli più che si può. Parlo dei giochi di po($$)tere, esseri umani di serie A ed esseri umani di serie B.....ora vi porto in sud Africa, ma anche qui in Italia c'è il sud Africa!!! E' stando accanto ed ascoltando chi opera nel sociale in modo totalmente disinteressato che si percepisce qualcosa delle storie che queste persone raccolgono in questi "MONDI SOMMERSI"....cosa succede in un ospedale statale quando non sei "NESSUNO", cosa succede ad un detenuto se denuncia un traffico illegale di stupefacenti all'interno del carcere (magari non gestito da soli detenuti....), cosa succede ad una quindicina di ivoriani che dormono sotto il tetto delle poste di Stazione Termini (via Marsala) quando arriva l'inverno o....arrivano le ronde?????????????????????????????????????


......e perdonatemi ancora due cosette, chi s'ingrassa dietro la precarietà e la bassissima qualità delle costruzioni statali destinate all'accoglienza ed alla cura dei malati??? Mai visto un carcere che costa miliardi e miliardi che quando piove nel suo interno cola ovunque ????(....e i miliardi????)..........che bella la stazione piena di gente "VIRTUALE" !?!?!?!? Tutti come in TV.......se oggi uno puzza di pipì e vive in un cartone la prima cosa che si pensa non è "Effettivamente è in difficoltà" ma...."Che schifo certe cose non dovrebbero permetterle, non dovrebbero esistere" e quindi stando alle logiche di mercato, certa gente va allontanata con lo sfolla-gente e non accolta o curata con adeguati modi, se rimossa: viene rimossa senza che importi dove e soprattutto come.


Concludo evidenziando una bellissima frase della canzone che colui il quale soccombe ad un maltrattamento rivolge al suo oppressore: "Signore, non ho niente ma è più di ciò che hai tu, le catene non mi legano più, nemmeno i ferri ai miei piedi, fuori ci sono i prigionieri dentro i liberi!!!!!"

riporto inoltre la traduzione del testo originale che trovo decisamente carino ed energico.





Nella latrina un fucile
Mani imploranti mi tengono giù
Solo al cacciatore fu data la caccia
In questa città lattina
Città lattina
Niente stelle nella notte nera
E' come se il cielo fosse caduto giù
Niente sole nella luce del giorno
E' come se fosse incatenato alla terra
Incatenato alla terra
Il guardiano disse
L'uscita è venduta
Se vuoi una via d'uscita
Argento ed oro
Schiena rotta sul soffitto
Naso rotto sul pavimento
Io urlo al silenzio, sta strisciando
Striscia sotto la porta
C'è una corda intorno al mio collo
E c'è un grilletto nella tua pistola
Gesù dì qualcosa
Io sono qualcuno, io sono qualcuno
Io sono qualcuno
Capitani e re
Nella stiva delle navi
Vennero per accumulare
Argento ed oro
Argento ed oro
Ho visto l'andirivieni
Li ho visti i capitani ed i re
Ho visto le loro uniformi blu marina
Ho visto le loro cose lucide e splendenti
Cose lucide e splendenti
La temperatura sta salendo
La febbre incandescente
Signore, non ho niente
Ma è più di ciò che tu hai
Le catene non mi legano più
Nemmeno i ferri ai miei piedi
Fuori ci sono i prigionieri
Dentro i liberi
Liberateli
Liberateli
Ad un campione di pugilato all'angolo si insegna
Colpisci dove fa male
Argento e oro
Argento e oro
[segue la parte parlata]
Sì, argento ed oro... Questa canzone fu scritta in una camera d'albergo a New York City ai tempi in cui un nostro amico, Little Steven, stava mettendo insieme un disco di artisti contro l'apartheid. Questa è una canzone scritta su di un uomo in una baraccopoli fuori Johannesburg. Un uomo che era stanco di abbassare lo sguardo alla canna di fucile del Sud Africa bianco. Un uomo arrivato al punto di essere pronto ad alzare le braccia contro il suo oppressore. Un uomo che ha perso la fede nei pacificatori occidentali mentre essi discutono e mentre trascurano di sostenere un uomo come il vescovo Tutu e le sue richieste di sanzioni economiche contro il Sud Africa.
Vi sto irritando? Non volevo irritarvi...
Ok Edge, suona il blues!

giovedì 1 ottobre 2009

UN TUFFO NEL PASSATO

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Amici storici di scuola mi hanno invitato ad uscire dopo un casuale contatto telefonico, ho vissuto un vero e proprio tuffo nel passato…. ci siamo raccontati di tutto, abbiamo riso a crepapelle con tantissima voglia di stare in compagnia dall’inizio alla fine. Non ho vissuto la solita atmosfera di uno stare insieme dovuto al fatto che mi si “visiti “giusto per sapere come stò. Che forza ci siamo tuffati negli anni più spensierati e belli della nostra vita. Ricordare il bello, scacciare ciò che era grigio e vivere una serata carica dell’entusiasmo degli anni del Liceo. L’amicizia è una cosa grossa, è veramente un farmaco dell’anima quando è pulita, se sincera inoltre sopporta di tutto, crede e non cerca il proprio interesse senza parlare del fatto che chi è veramente amico non s’offende mai. Chi la vive sul serio ha accesso al cuore di coloro i quali la vivono con lei/lui, anche se ahimè è sempre più difficile trovare persone con cui aprirsi davvero, è decisamente meglio puntare sulla qualità piuttosto che la quantità!!!!
A proposito, vi lascio con l’aneddoto di un caro amico: “Non importa CHI metta le mani nella MIA BIANCHERIA…..importa solo che abbia le MANI PULITE”
a buon intenditor…….

sabato 26 settembre 2009

Finalmente una ventata di Gioia

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Ho iscritto Riccardo ad una squdra di calcio....il risultato è stato strepitoso....eccezionale!
Sono felice anche per la scelta fatta, nella nostra cittadina piemontese anche le squadre di calcio sono classificabili per famiglie socialmente elevate e non. Ovviamente in quelle di un certo calibro non c'è "molto posto" per chi cerca attraverso lo sport socializzazione, amicizia,valori, in quelle "NON"invece , di cui facciamo parte anch'io ed il mio bimbo, non si bada molto alla bravura iniziale o alle speranze che un bimbo abbia di divenire un fuori classe, ma si trasmettono quei valori essenziali utili alla crescita ed alla formazione umana.....infatti la mancanza di arrivismo ed ostentata autoaffermazione non possono che generare un meraviglioso clima di FAMIGLIA!!!!! Sono felice!!!!

Silvia
(mercoledì 23 chemio)

lunedì 21 settembre 2009

SOLI - DARIETA' ?

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Cara Silvia eccoti alcune mie considerazioni: lavorando nel sociale e mettendomi a disposizione di diverse persone che non ce la fanno a "tirare avanti" da sole, incontro anche il mondo che nella nostra società volge ad offrire un aiuto a questa gente, una risposta alla loro indigenza o per lo meno dovrebbe farlo...... e relazionandomi con politici, servizi sociali, enti caritativi di vario genere che si propongono all'insegna della SOLI-DARIETA' mi sento di dire apertamente ciò che penso.


"SOLI (darietà) con il prorio problema" è lo stato in cui spesso ci si avanza ad attendere un aiuto concepito per esser efficace dalle realtà appena citate, ma che ahimè si rivela tale sempre più solo sulla carta.... magari proposto in un ente comunale come progetto luccicante dal politico di turno che punta a prendere dei voti dalla gente accattivandosene la simpatia, o in un ente caritativo dove ormai l'arrivismo e l'autoreferenzialità sono divenuti "vangelo" per un ampio numero di persone. Non sparo su fazioni politiche, non sparo sui preti piuttosto che i vescovi o le suore, ma su ciò che in ogni ambiente che esiste all'insegna dell'aiuto umanitario più o meno istituzionalizzato, tiranneggia ed impedisce il retto agire di chi si fa carico delle grandi responsabilità volte al mondo sommerso della povertà e precarietà sociale (tutto ciò fa una gran gola all'uomo da migliaia di anni pur se sempre più mascherato e giustificato): POTERE, POPOLARITA', DENARO.
La posizione più delicata , me ne accorgo spesso a mie spese, non è quasi mai quella di chi riveste ruoli elevati in questo ambiente, ma quella di chi opera a stretto contatto con le ferite delle persone in difficoltà indipendentemete dalla sua bassa posizione gerarchica nel contesto.

Questo è il ruolo di chi mette "le mani" nelle disgrazie altrui, di chi valorizzando al meglio il proprio dolore come dici già tu nella bella presentazione, può accorgersi, immedesimarsi, empatizzare quello dell'altro.......

E' anche vero che una volta chiaro il percorso dell'aiuto, una volta motivata ed accompagnata la persona da aiutare con chiarissimi segni di bisogno ma anche di prpositività ad accogliere o attuare l'aiuto su se stessa, ci si imbatte in un terribile problema: L'INDIFFERENZA......

Non parlo d'indifferenza "generica" della società, se non esistesse quella occorrerebbero molti meno aiuti e progetti d'aiuto ma quella degli enti specifici di riferimento, che nella stragrande maggioranza dei casi se sei un pinco pallino qualunque non ti considerano minimamente .

Sia il recupero del tossico dipendente, sia l'accoglienza del senza tetto, sia il reinserimento del precario o del detenuto, li vivo nelle mie attività come momenti bellissimi di gioia, che giustificano ogni mia fatica. Quando però si arriva a mediare il tuo contatto (povero, detenuto, prostituta etc.) con un'istituzione che offre soluzioni (o meglio lo fa certamente sulla carta di forbitissimi e dettagliatissimi progetti) proprio perché concepita per questo, pur avendo fatto un discernimento, preso decisioni importanti, senza escludere dure prove concrete in tutta la loro "fisicità" (anche in termini psichici) come disintossicazioni farmacologiche e percorsi in comunità ti senti dire: "NON ABBIAMO SOLDI CI SPIACE"..... oppure: "NON ABBIAMO POSTO"..... o meglio: "L'ABBIAMO GIA' AIUTATO/A, MA ADESSO NON POSSIAMO PIU' FARLO!!!"

Ci sarebbe molto da dire, eccoti la mia piccola denuncia: "ESISTE UN CANCRO TERRIBILE NELLA NOSTRA SOCIETA' CHE GENERA SOLITUDINE, EMARGINAZIONE, TRISTEZZA....


IL SUO NOME E' "INDIFFERENZA"


(dedicato a tutti quei politici che "mangiano" sugli aiuti umanitari, a tutti quegli impiegati dei s. soc. per i quali "anche se la gente muore la busta di fine mese arriva lo stesso", a tutti gli enti caritativi che di ciò che arriva per i poveri fanno una selezione e il meglio se lo portano a casa, a tutti quelli che distribuiscono le coperte in stazione e....la sera le buttano!?!?!?!...................)


ciao Pietro.

giovedì 17 settembre 2009

Ciao.....sono semplicemente Silvia!!!

5 commenti



Nello scorso Aprile (ovviamente senza sospettare nulla), come di consueto nelle mie abitudini da qualche anno a questa parte , ho provvidenzialmente effettuato l'ennesimo controllo di prevenzione al cancro, quest'anno però mi è stato diagnosticato un tumore al seno che da qualche mese ha sconvolto la mia esistenza e quella dei miei cari. Pazzesco, e se non si fosse fatto quel controllo che sarebbe accaduto....?
Sicuramente ora sarebbe veramente tardi anche per porsi interrogativi.

La vita cambia: subisco un intervento che ringraziando Dio sembra andar bene e non lasciare nulla di "pericoloso", inizio i cicli di chemio terapia perdendo tutti i miei lunghi e biondi capelli, ancora oggi questi cicli proseguono e mi debilitano molto nel fisico. Per normalizzare la mia presenza cerco di curare il più possibile il mio aspetto di giovane "mamma ordinata e premurosa", che non si assolve ed esaurisce certo nei capelli.... anche se ora una bella parrucca ci stà proprio bene!
Ovviamente tutto ciò che di me è alterato da malattia e cure viene in qualche modo ridimensionato da innumerevoli e scambievoli attenzioni d'amore nel contesto familiare, non si può certo nasconedere che è dura, ma se non ci fosse l'amore.....

La normalità ora è preziosa, è "STRAORDINARIETA' " : ogni piccolo atto, il più piccolo riesco a farlo con una gioia immensa di cui prima non ero capace, apprezzo di più la mia vita: è importantissimo imparare ad apprezzare veramente la propria vita: NON SERVE ANDARE ALLE MALDIVE O AVERE ORO PER ESSERE FELICI

Lotto con grandi paure delle quali la più terribile è quella di non poter veder crescere mio figlio e stargli accanto in particolar modo nei momenti in cui dovesse aver bisogno del mio affetto e della mia presenza. Ci sono molti "mostri" più o meno visibili nella vita di una malata di cancro, che hanno il potere d'intaccarne tranquillità e serenità, lo stesso ambiente che ti circonda cambia violentemente: se prima nei cassetti di casa ci si trovavano solo cose utili alla vita comune d'ogni giorno, oggi ci si imbatte in siringhe, fiale, flaconi e quanto più possa mai riportare la testa di ciascuno di noi al pensiero della mia malattia!!!! Se prima ero dinamica pronta al gioco, allo studio ed avere mille attenzioni per mio figlio e mio marito ora trascorro anche periodi di tempo in riposo, per riprendermi dai violenti cicli di chemio che mi debilitano parecchio, ciò nonostante quando ho modo di recuperare forze faccio la moglie e la mamma a tutta forza. Molti mi dicono che faccio venir loro la pelle d'oca per quanto m'accade accollandomi appellativi del tipo: "poverina!", o chiedendomi: "ma come fai?" io rispondo appunto che sono felice e ringrazio Dio per ciò che attraverso la malattia dona alla mia interiorità pur se a discapito del fisico.....L'unico pensiero veramete forte è Riccardo che ultimamente ha iniziato ad avere attacchi di panico.

Torniamo a noi.....
La mia idea è quella di poter riportare degli spazietti dedicati a srtorie che per la società sono "MUTE", senza possibilità di esprimersi e lo faccio nella consapevolezza di cosa sia la SOFFERENZA!
Per ora concludo con un saluto, sono entusiasta della scoperta di altri bellisimi blog come quello di Angela che mi hanno incoraggiato nella mia iniziativa: APRIRE UN BLOG E DIRE LA MIA E NON SOLO LA MIA.....Questo mi da la forza di lottare vicino a chi è ferito.

A presto, Silvia.
 

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