lunedì 18 gennaio 2010

GIOITE!!!!




Pazzesco, folle, inopportuno, fuori di testa ????
 .........mah, di solito cose di questo calibro le fanno i giornalisti che lucrano sulla sofferenza e morte degli altri, certo si può pensare che chi è quì non possa minimamente comprendere il disastro di HAITI e propbabilmente è così, è per questo che propongo la mia prospettiva, cioè quella di chi guarda da fuori, ma al tempo stesso è fortemente provocata/o da quanto accade sperimentando una grande impotenza di fronte a simili eventi. Non trovo possibile, ma ahimè lo è, rimanere indifferenti e credere che spremerci pensieri, angoscia e riflessioni su cosa poter fare sia da scemi, da gente che vi cerca "del suo" o magari non ha niente di meglio da fare......MAI VISTA LA MORTE IN FACCIA????
....bene proseguiamo, arrabbiarsi in questi casi (anche se sono pochi così eclatanti) è "fisiologico" ma poi arriva la ragione e si fanno delle scelte: io cosa faccio di fronte a ciò che interpella la MIA COSCIENZA in modo totalmente indipendente dalla mia VOLONTA' e di conseguenza mi mette in CRISI???
Quale posizione prendere nella mia vita, nella mia situazione di fronte ad un disastro mondiale che grida vendetta, giustizia, aiuto????

Quanto già parte di me, dei miei ideali è stato provocato, "assemblato" da una canzone......anche se amo la musica, non idolatrizzo le persone di successo, ma con o senza le mie simpatie mi lascio provocare dal grido di 4 giovani che all'inizio degli anni '80 hanno intrapreso un percorso interiore molto forte e successivamente hanno optato in modo totale per la MUSICA: parlo di  Paul Hewson (Bono), Dave Howell Evans (the Edge), Adam Clayton, Lawrence Mullen Jr. .........gli U2.
Mi colpisce una frase di una canzone di esordio che si chiama REJOICE finita nel dimenticatio del NON COMMERCIALE:
"IO NON POSSO CAMBIARE IL MONDO, MA POSSO CAMBIARE IL MONDO DENTRO DI ME!!!!" 
Scritta nel marasma dei "TERREMOTI ARTIFICIALI" di Dublino, quando L'EDILIZIA DEI POTENTI spazzava via i palazzi e "SFRATTAVA LE FAMIGLIE DEMOLENDO GLI EDIFICI ANCHE SENZA CURARSI DELL'ESITO DEGLI SFOLLAMENTI: CON LE PERSONE DENTRO!!!!" (nella canzone si menziona anche un bimbo su di un pavimento mentre l'edificio crolla). Di fronte ai disastri della loro terra, più o meno artificiali, ammettono di non poter cambiare il mondo fuori di sè ma comunque di poter cambiare la propria interiorità, con una presa di posizione determinata e "luminosa" rispetto alla cupezza e il grigiore dei disastri del POTERE umano.
Ok, Ok questa è un'altra storia, è un'altra faccenda però.......il grido di rabbia, la presa di posizione e l'esito sono adattabilissimi alla mia prospettiva: REJOICE, I CAN'T CHANGE THE WORLD BUT I CAN CHANGE THE WORLD IN ME.....





SOSTENGO CON LA MIA VITA, IL MIO PENSIERO, IL MIO ESSERE TUTTI COLORO I QUALI DONERANNO GIOIA IN QUELLA TERRA DEVASTATA AI PICCOLI, POVERI, MORENTI BISOGNOSI......
PERCHE' PRIMA DI DECIDERSI ALL'AZIONE E CAMBIARE LE COSE "FUORI DI SE",
HANNO GIA' FATTO UN GRANDE PASSO NELLA PROPRIA INTERIORITA': 
AIUTARE CHI NON CE LA FA

REJOICE!!!!!   GIOITE e soprattutto FATE DI NUOVO GIOIRE QUELLA GENTE..... :) ;)

5 commenti:

marina ha detto...

mi piace la tua veemenza e la tua passione
sono con te
marina

Vittoria A. ha detto...

Mi unisco alla tua forza e al tuo modi di partecipare al dolore di Haiti!
Ti abbraccio forte e vorrei anche io cambiare dentro di me per riflettere all'esterno generosita' e conforto.

Rosie ha detto...

Wow in questo tuo post ho ritrovato tanta della mia vecchia passione per gli U2, quando loro erano puri, nei loro primi dischi c'erano tante cose belle, tanta musica dal cuore che non ho più trovato negli anni seguenti.
Rejoice e il terremoto di Haiti.
Non mi era venuto in mente questo "legame" ma leggendo il tuo post ho capito perché.
Sono con te!

amatamari© ha detto...

Andiamo e ovunque sappiamo di altre esistenze toccate, magari fin dalla nascita, da fame, malattia, violenza, morte, il dolore si affaccia in mille forme e mille voci ci chiedono aiuto.
Camminiamo e sappiamo che il gesto che rivolgiamo alla singola mano bisognosa non sanerà il mondo ma in quell'atto è racchiusa la nostra possibilità: non priviamoci di questa possibilità.
Grazie per il tuo post.

Annalisa Silingardi ha detto...

,,,è bello questo post,la sconfitta dell'inerzia, del fatalismo è sempre una vittoria contro la nostra impotenza,,,cambiare dentro,, provare rabbia,,,una canzone,,,le parole,,,la scrittura ,,sono già bellissime azioni contro l'impotenza ,,,(Ho assistito a 2 concerti degli U2, indimenticabili) Ciao

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